Congedo con legge 104, per quali motivazioni viene rifiutato?

da investireoggi.it

Congedo per legge 104, ecco alcune cause che fanno venir meno il diritto, le esamineremo rispondendo ai quesiti dei nostri lettori:

Convivenza o coabitazioneHo fatto richiesta al caf x usufruire del biennio x mia sorella. I requisiti sono tutti a posto tranne la stessa residenza. Il comune e’ lo stesso. Io prima di caricare la domanda sono andato al comune e non mi anno voluto riconoscere la residenza. E mi hanno rilasciato un certificato di diniego x motivo che l’alloggio e’ una casa popolare e mia sorella dietro la morte di entrambi i genitori non aveva diritto al subentro. Per questi motivi io sono sprovvisto della stessa. Inps mi ha caricato la pratica dicendo che era a posto e lo consegnata alla mia azienda. Sto in regola o rischio il riggetto. Ti prego rispondimi  grazie.

Risposta

Se ho capito bene, lei ha inoltrato la domanda la CAF, quando dice caricare significa che ha avuto il protocollo di invio, la pratica però dev’essere lavorata dall’INPS, che farà i dovuti accentarmenti.

Ricordiamo, che se il requisito di convivenza o coabitazione, non è soddisfatto non si può accedere al diritto a fruire del congedo straordinario legge 151.

Nel congedo straordinario legge 151, il requisito della convivenza è richiesto per il coniuge e i componenti dell’unione civile, i figli e i fratelli o le sorelle, il parente o affine entro il terzo grado, non è invece richiesto per i genitori, anche adottivi, dei figli con disabilità grave (D.Lgs 119/2011 art. 4 comma 5).

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Calcolo pensione netta: come sottrarre le tasse dall’importo lordo

da money.it

Sapere come si calcola l’importo netto della pensione – sottraendo le tasse alle quali questa è soggetta dall’importo lordo – è molto importante.

Una volta raggiunti i requisiti per la pensione, infatti, a seconda del sistema di calcolo al quale è soggetto il lavoratore, l’INPS procede con il calcolo dell’assegno previdenziale che questo andrà a percepire.

A seconda del regime di calcolo in cui questo rientra (retributivo, misto o contributivo) l’importo della pensione sarà più o meno alto, ma c’è un’importante precisazione da fare: in ogni caso l’importo della pensione è calcolato al lordo e per avere un’idea più precisa di quanto si andrà a percepire bisogna capire quali tasse che ogni mese vengono trattenute.

Aliquote Irpef

Per capire come si calcola la pensione netta da quella lorda, quindi, bisogna partire con l’analizzare le aliquote Irpef.

Queste variano a seconda dello scaglione di reddito al quale fanno riferimento; più questo sarà alto e maggiore sarà l’aliquota Irpef da applicare, ed è per questo che chi percepisce una pensione elevata paga più tasse rispetto a chi ha un assegno più contenuto.

Nel dettaglio, le aliquote Irpef sono le seguenti:

  • reddito inferiore a 15 mila euro: 23%;
  • reddito compreso tra 15mila e 28mila euro: 27%;
  • reddito compreso tra 28mila e 55mila euro: 38%;
  • reddito compreso tra 55mila e 75mila euro: 41%;
  • reddito superiore ai 75mila: 43%.

Ciò non significa però che sul reddito superiore ai 75mila si applica interamente l’aliquota del 43%. Prendiamo ad esempio un assegno di 80mila euro annui. Questo sarà così tassato:

  • i primi 15mila euro al 23%, quindi la tassazione è di 3.450€;
  • i successivi 13mila euro al 27%, per una tassazione di 3.510€;
  • i 27mila euro (fascia di reddito che va dai 28mila ai 55mila euro) al 38%, per una tassazione di 10.260€;
  • altri 20mila euro al 41%, per una tassazione di 8.200€;
  • infine, gli ultimi 5mila euro che eccedono la soglia dei 75mila sono tassati al 43%, per un totale di 2.150€.

Complessivamente, quindi, la tassazione da pagare sugli 80mila euro di reddito annuo è pari a 27.570€. Queste però non sono le sole tasse da pagare sull’importo della pensione poiché ci sono da calcolare anche le addizionali regionali e comunali che, come tali, variano a seconda della zona in cui si risiede.

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Riforma pensioni: le novità sulle modifiche Legge Fornero, pensioni d’oro, contributo di solidarietà!

da mymagazinenews.it

L’ex ministro Elsa Fornero, in un’intervista a Radio Cusano Campus, si è espressa sulle proposte avanzate dal nuovo governo, in particolare su quota 100, per modificare la legge Fornero sulle pensioni, di cui lei è stata firmataria nel governo Monti.

Elsa Fornero commenta le proposte di riforma delle pensioni avanzate dal nuovo governo.

La Fornero ha così affermato: “Molte cose sono attuabili, non ci sono scelte obbligate. Quando c’è stata la riforma Fornero eravamo obbligati a fare certe scelte, dovevamo evitare una crisi finanziaria che non avrebbe fatto male ai banchieri ma avrebbe fatto molto male agli italiani. Se si vuole quota 100 la si può anche fare. Basta trovare i 5 miliardi, dicono loro anche se io credo che il costo sia maggiore.

Come si possono trovare? O aumentando le imposte o riducendo le spese. Non abbiamo 5 miliardi sprechi. Se poi vogliono toglierli all’istruzione o alla sanità lo possono fare, anche se non credo che sia opportuno. Oppure si aumenta il debito, e questo vuol dire mettere quei 5 miliardi a carico dei giovani. Non esistono cose gratis“.

In merito agli intendimenti del nuovo governo circa le modifiche ala legge Fornero, l’ex ministro si è così espresso: ” Prima dicevano che volevano cancellare e abolire la legge, ora invece dicono che vogliono superarla. Sul significato del termine superamento potremmo discutere per un’ora.

Stanno cercando di cambiare linguaggio perché si rendono conto che cancellare una legge potrebbe essere anche facile se si fosse così ingenui da non sapere che se si cancella una riforma bisogna predisporre in modo molto chiaro come si coprono i costi“.

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