I messaggi Whatsapp e gli sms acquisiti dalla memoria del telefono dell’indagato sottoposto a sequestro devono essere considerati come documenti, con conseguente applicazione dell’articolo 234 del codice di procedura penale.
Più servizi, meno liti, più valore per tutti
I messaggi Whatsapp e gli sms acquisiti dalla memoria del telefono dell’indagato sottoposto a sequestro devono essere considerati come documenti, con conseguente applicazione dell’articolo 234 del codice di procedura penale.
da idealista.it
Ci sono casi in cui sono previste esenzioni o riduzioni della tassa sui rifiuti (Tari). E’ bene prestare attenzione al regolamento Tari del proprio Comune: quasi sempre la dichiarazione ai fini dell’esenzione/riduzione deve essere presentata entro il 31 gennaio dell’anno di imposta. Dopo quella data non è più possibile dimostrare di non dover pagare la tassa rifiuti o di doverla pagare in misura ridotta.
da ilsole24ore.com
Ai sensi dell’art. 63 comma 4 delle disp. Att. del codice civile chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e quello precedente.
Il principio dell’ambulatorietà passiva in ambito condominiale trova riscontro proprio nella citata disposizione, in virtù della quale l’acquirente di un’unità immobiliare condominiale può essere chiamato a rispondere dei debiti condominiali del suo dante causa, solidalmente con lui, ma non al suo posto, ed opera nel rapporto tra il condominio ed i soggetti che si succedono nella proprietà di una singola unità immobiliare, non anche nel rapporto tra questi ultimi.
da laleggepertutti.it
Si può revocare l’amministratore di condominio anche senza il consenso dell’assemblea: caratteristiche, modalità e costi del ricorso al Tribunale.
I rapporti condominiali, mai facili e senza intoppi, sono frequentemente caratterizzati da un’intensa conflittualità tra i condomini e l’amministratore. Non è raro, neanche, riscontrare il singolo o i singoli proprietari messi in minoranza da una maggioranza assembleare compiacente e da un amministratore “poco corretto”. Ed allora cosa fare? Se normalmente è l’assemblea, secondo le maggioranze di legge, a nominare, confermare o revocare l’amministratore di condominio, il singolo non ha alcuna speranza di revocargli l’incarico? La possibilità, invece, c’è: vediamo insieme come e perché.
Ecco cosa accade a rivolgersi ad Amministratori immobiliari non professionisti: si risparmia nell’immediato sui compensi, ma con risvolti poi non immaginabili….
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da occhiodisalerno.it
BATTIPAGLIA. La vicenda è accaduta a Battipaglia, ed è stata raccontata per prima dal quotidiano Il Mattino.
L’amministratore di condominio truffa venti condomini, si impossessa di 40mila euro e viene denunciato dalla guardia di finanza. Il denaro versato dai condomini all’amministratore in contanti e tramite bonifici bancari serviva per effettuare lavori edili e di manutenzione di uno stabile ubicato a Battipaglia. Invece, l’amministratore truffatore ha prosciugato il conto corrente e contemporaneamente ha dato le dimissioni.
Ritorna sulle colonne virtuali di LIA Law In Action con un altro, significativo contributo Vincenzo Liguori, p.avvocato dei fori di Napoli e Roma; questa volta si occupa di polizze infortuni e di vessatorietà delle clausola di intrasmissibilità dell’indennizzo agli eredi della polizza Helvetia “Zero Imprevisti”. Il provvedimento è il n. 26661 dell’AGCM, pubblicato il 17 luglio 2017.
da laleggepertutti.it
L’apertura del conto corrente del condominio è obbligatoria per legge. In esso devono confluire i pagamenti delle quote di ordinaria e straordinaria amministrazione pagate dai condomini. Il conto – obbligatorio anche per lavori straordinari in condominio (come lavori di ristrutturazione del tetto, della facciata, di un muro o di altre parti in comune) – può essere acceso presso una banca o anche presso le Poste.
Questo è il (sacrosanto) principio di diritto espresso dalla Corte di Cassazione nella recentissima sentenza n. 31322/2017 (sotto allegata).
Avv. Paolo Accoti – L’amministratore di condominio che, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria del denaro altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a euro 1.032,00.
Il reato di appropriazione indebita si consuma allorquando l’amministratore, che ha la disponibilità di denaro di proprietà altrui (condòmini) in virtù dell’incarico ottenuto, si comporta come se fosse il proprietario, con la volontà espressa o implicita di considerare lo stesso come proprio.