CR7 in Italia pagherà solo 100mila euro di tasse su 54 milioni guadagnati all’estero

da calcioefinanza.it

L’Italia potrebbe dimostrarsi un affare per Cristiano Ronaldo, anche per quanto riguarda la tassazione.

Coloro che trasferiscono la residenza fiscale in Italia possono  infatti beneficiare di una imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero. L’opzione, introdotta con la Legge di bilancio 2017 (Legge 232/2016), prevede il pagamento di un’imposta forfettaria di 100mila euro per ciascun periodo d’imposta per cui viene esercitata.

Una tassazione agevolata di cui vi avevamo parlato già oltre un anno fa, inserendo proprio il nome di Cristiano Ronaldo tra chi avrebbe potuto esserne favorito.

Il provvedimento riguarda coloro che attualmente non sono residenti in Italia o gli italiani che non siano stati residenti in Italia da almeno nove anni sugli ultimi dieci, e può essere sfruttato per 15 anni. Inoltre, è applicabile anche ai familiari in possesso dei requisiti, a cui sarà applicata un’imposta sostitutiva da 25mila euro, ed è inoltre revocabile in qualunque momento senza il pagamento di alcuna penale.

I redditi prodotti all’estero da residenti in Italia, quindi, saranno tassati solamente per 100mila euro. Un fattore non di poco conto per chi, come Cristiano Ronaldo, ha avuto non pochi problemi con il fisco spagnolo: l’accusa di evasione fiscale per 14,7 milioni di euro su proventi derivanti dallo sfruttamento dei diritti di immagine del giocatore ha portato infatti ad un patteggiamento da parte di Cr7, con multa da 18 milioni di euro e una condanna di due anni con la condizionale.

Seppur potrebbero esistere difficoltà a dimostrare che i propri redditi, derivanti anche da aziende estere (come nel caso dei diritti d’immagine e sponsorizzazioni), non arrivino grazie alle proprie attività nel nostro paese, Ronaldo potrà avere avere a disposizione la possibilità di pagare solo una imposta sostitutiva di 100mila euro sui redditi di fonte estera prodotti dalla galassia Cr7, compresi anche gli investimenti immobiliari come per gli hotel a suo nome o immobili in genere. In attesa che i consulenti del portoghese valutino quali e se i redditi legati ad esempio a compensi e premi per giocare con la nazionale o spot pubblicitari solo all’estero possano valere per l’agevolazione.

Tutto subordinato ovviamente allo spostamento della residenza in Italia. Per quanto riguarda lo stipendio, invece, l’ingaggio (secondo indiscrezioni) di 31 milioni di euro a stagione sarà normalmente tassato secondo le regole per le persone fisiche residenti in Italia.