Come sappiamo la legge di riforma 212/2012 ha fornito un’apertura verso quei condomini che vogliono tenere gli animali in appartamento. Difatti l’ultimo comma dell’art. 1138 c.c. prevede che “le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”. Da una prima lettura, la norma è alquanto chiara: rappresenta il pensiero del legislatore in un clima del concetto di animale “oggi” (valorizzazione dell’animale dal punto di vista del rapporto uomo/animale).
Spese condominiali e partecipazione al condominio 2018
Le spese condominiali, dette anche anche oneri o obbligazioni condominiali, sono in parole semplici quanto ciascun condòmino è tenuto a pagare in ragione della sua partecipazione al condominio. Tutti noi sappiamo che chi abita in condominio (meglio, chi vanta il diritto di proprietà proprietà o altro diritto reale su un immobile posto in condominio) è tenuto a pagare le spese condominiali e ciò è abbastanza intuitivo: se vi è qualcosa in comune tra più soggetti, in comune andranno sostenute le spese. Ma, da dove discende, giuridicamente, tale obbligo? Vediamo quali sono le norme di riferimento.
Gli oneri condominiali in caso di vendita della casa
Nel caso in cui un condomino, moroso nel pagamento delle quote condominiali, venda il proprio appartamento a un’altra persona, contro chi il condominio deve rivalersi per recuperare le somme non corrisposte dal primo? Il tema della ripartizione tra venditore e acquirente degli oneri condominiali arretrati in caso di vendita della casa è di frequente affrontato dalla giurisprudenza, da ultimo dalla Cassazione che, con una recente ordinanza [1], ripete il consolidato orientamento in materia. La questione deve essere, più in particolare, affrontata con riferimento sia alle spese della gestione ordinaria del condominio (quali, ad esempio, quelle per la pulizia delle scale, la manutenzione quotidiana, i consumi e le utenze, i fornitori, ecc.), sia alle spese straordinarie (quelle, per esempio, relative ai lavori di ristrutturazione sui balconi, di rifacimento della copertura del lastrico solare, di pulizia della facciata, ecc.).
Rumori: dalle pulizie alla tv, tutti i divieti in condominio
I rapporti tra condomini sono spesso caratterizzati da tensioni e litigi che scattano per le più disparate ragioni, spesso solo per dispetti personali. Ma non sempre: in condominio, infatti, sussiste una serie di divieti che devono essere rispettati, pena la condanna al risarcimento del danno o, addirittura, il rischio di subire una condanna penale.
Si può aprire un bar in un condominio?
Vivere all’interno di un condominio – già di per sé – non è sempre una “passeggiata”: ognuno ha le proprie esigenze, che però devono trovare una sorta di contemperamento al fine di garantire la “pacifica convivenza” di tutti all’interno del microcosmo condominiale. Le cose si complicano ulteriormente per gli stabili condominiali caratterizzati da locali a piano terra adibiti a uso commerciale.
Bilancio del condominio falso: dirlo è diffamazione
L’amministratore del tuo condominio ha presentato, dopo numerosi mesi, il bilancio consuntivo in cui vengono indicate tutte le spese sostenute e le quote riscosse dai singoli proprietari. In verità, da una lettura attenta, ti accorgi che i conti non tornano; in particolare hai il sospetto – ma non la certezza – che alcune uscite di cassa siano state esagerate per realizzare una disponibilità di denaro extra-bilancio in modo da farlo sfuggire al controllo dei condomini. I punti d’ombra sono la prova che l’amministratore avrebbe incassato dei soldi per sé.
Condominio, niente risarcimento se la caduta è frutto di disattenzione
Nessun risarcimento al condòmino che conosceva (o avrebbe dovuto conoscere) bene lo stato dei luoghi: integra gli estremi del «caso fortuito», che esclude la responsabilità del custode (articolo 2051 del Codice civile), la disattenzione della condòmina danneggiata da una caduta sulle scale.
Tecnici del condominio: posso rifiutarmi di farli entrare in casa?
Sono state notate delle infiltrazioni di acqua nell’appartamento sotto al tuo; il proprietario sostiene che si tratta di perdite provenienti dalle tue tubature. Gli hai già detto che non sei disposto a scassare il pavimento solo per assecondare le sue convinzioni che, anche a detta del tuo idraulico, sono del tutto errate. Il pressing dura ormai da diversi giorni e il vicino ha fatto intervenire anche l’amministratore di condominio, il quale vuol accedere al tuo appartamento con un tecnico di propria fiducia per eseguire dei rilievi e verificare se si tratta effettivamente di un guasto al tuo bagno o alle condutture condominiali. Non hai però alcuna intenzione di far entrare sconosciuti in casa, tantomeno per questa vicenda. L’amministratore ti ha diffidato con un telegramma col quale ti ha anticipato l’orario e il giorno in cui tenterà l’accesso con l’idraulico, ma è tua intenzione ignorare l’invito e non aprire la porta. A cosa vai incontro? Ci si può rifiutare di far entrare in casa i tecnici del condominio?
Condominio: innovazioni ed uso della cosa comune
Avv. Pier Vincenzo Garofalo – Dispone l’art. 1102 del codice civile: “Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa.
Efficientamento energetico, guida ai bonus per la casa e il condominio
Anche per il 2018 è possibile migliorare l’efficienza energetica degli edifici usufruendo dell’ecobonus. Da quest’anno, tuttavia, la detrazione ha aliquote differenziate a seconda dell’intervento; la Legge di Bilancio 2018, infatti, ha ridisegnato gli incentivi sul risparmio energetico con l’obiettivo di agevolare maggiormente i lavori capaci di migliorare la prestazione globale degli edifici.